Ludoteca di Antonio
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Ludoteca di Antonio
Apro questo topic per descrivere, sommariamente, i giochi da tavolo che fanno parte della mia piccola ludoteca, in maniera tale che chi avesse la curiosità di voler provare un titolo disponibile, o semplicemente avesse voglia di leggersi il regolamento possa farlo senza problemi.
Se la mia ludoteca si arricchirà di nuovi titoli aggiornerò lo stesso post in modo da non frammentare la descrizione.
Se la mia ludoteca si arricchirà di nuovi titoli aggiornerò lo stesso post in modo da non frammentare la descrizione.
Re: Ludoteca di Antonio
Genere: German Game
Puerto Rico
Meccanismi: Commercio, trasformazione risorse e selezione azioni
Puerto Rico può essere considerato un German Game "puro", in cui, cioè, il fattore fortuna ha un peso molto limitato, o non ne ha affatto, per tutto lo svolgimento del gioco.
E' possibile considerarlo un caposaldo del genere ed uno dei giochi da tavolo più premiati di sempre.
E' pensato per 3-5 giocatori (anche se ne esiste una variante per due) e la durata media per partita si attesta sui 120 minuti circa, anche se, sicuramente, alle prime esperienze di gioco i tempi lieviteranno un po.
E' un gioco simmetrico, ovvero ogni giocatore ad inizio partita possiede le stesse risorse e le stesse possibilità, ma la varietà di azioni possibili e scelte strategiche che si presenteranno al giocatore durante la partita, permetterà partite sempre molto diverse tra loro.
Nel gioco impersonerete un proprietario terriero dell'isola di Puerto Rico, che dovrà sfruttare piantagioni e fabbriche per produrre merci, ottenere denaro da reinvestire nella produzione di edifici per ottenere benefici a breve o lungo termine, dovrete inoltre scegliere un ruolo una volta a round che vi permetterà di sfruttare delle abilità, concedendo ai vostri avversari dei benefici minori.
L'interazione tra i giocatori è di tipo indiretto, ovvero si potrà infastidire l'avversario sottraendo gli edifici più appetibili ed impedendogliene la costruzione, o durante la scelta dei ruoli, oppure ancora entrando in competizione per la produzione della stessa risorsa.
Non è un gioco per tutti, pur avendo un regolamento relativamente breve e per nulla complicato, al giocatore è richiesto impegno per portare a termine una partita senza "regalarla" all'avversario.
Alta Tensione
Meccanismi: Aste, collegamenti, domanda-offerta
Altro giocone German style e mostro sacro del genere. Il giocatore stavolta deve costruire una rete elettrica capace di fornire energia a più città possibili, su una delle due mappe disponibili rappresentanti il Nord America e la Germania. Questa ambientazione, a dire il vero un po freddina, fa da contorno a delle meccaniche eleganti e molto ben amalgamate. Pur essendo un German con la G maiuscola, in questo titolo è presente un leggero fattore aleatorio, anche se molto limitato e mitigato dalle meccaniche e che, di conseguenza, non infastidisce neanche il più incallito dei German player.
L'interazione tra i giocatori è, anche in questo caso, di tipo indiretto, anche se è più elevata, a mio parere, rispetto a molti altri titoli German. Si interagisce con gli avversari in tutte le sotto-fasi del turno. Dall'asta per le centrali elettriche, all'acquisto e sottrazione delle risorse necessarie per produrre energia, alla costruzione di una rete elettrica che non permetta agli alti di espandersi, ogni scusa è buona per mettere i bastoni tra le ruote agli avversari. E' da considerarsi però, secondo me, un titolo più accessibile rispetto a molti altri dello stesso genere, data la presenza di una meccanica che favorisce chi è in svantaggio. Non è quindi da considerarsi un gioco punitivo, differentemente da Puerto Rico infatti se si sbaglia una scelta inizialmente la partita non è per niente pregiudicata, e può benissimo succedere che ad una partenza in sordina sia associato un finale vittorioso.
Terra Mystica
Meccanismi: Espansione e controllo territori, selezione azioni, gestione risorse
Titolo che in poco tempo è riuscito a ritagliarsi una grande quantità di pubblico e che, ad oggi, occupa il secondo posto nella classifiche di gradimento mondiale su circa settantaseimila titoli diversi.
Siamo davanti sempre ad un German game, molto complesso e non facile da padroneggiare, in cui la fortuna non è di casa. Fa parte di una categoria di titoli che, per gli addetti ai lavori, vengono definiti simpaticamente "cinghiali", dato che condividono con questa pietanza la pesantezza (ovvero il non facile apprendimento del regolamento) ma, d'altro canto, la grande soddisfazione che si ha nel consumarlo; insomma un gioco difficile, articolato, ma che regala, dopo alcune ore di partita, una soddisfazione che solo questa tipologia di titoli è in grado di offrire. Meccaniche eleganti sono condite da un'ambientazione molto più articolata rispetto alla maggior parte dei German. Rispetto agli altri, inoltre, il titolo è asimmetrico, ovvero si ha la possibilità di scegliere ben 14 razze fantasy (streghe, nani, giganti...) che hanno caratteristiche e abilità molto diverse tra loro e che influenzano profondamente l'andamento della partita e le possibili scelte strategiche del giocatore. Proprio la varietà di scelte strategiche e il fatto che non ci sia una strategia preferenziale per la vittoria fanno di Terra Mystica un capolavoro. Il gioco è basato sulla terraformazione di territori al fine di costruire città sempre più estese.
Re: Ludoteca di Antonio
Genere: American Game
Cambiamo genere passando dai logici e razionali, ma molto spesso "freddi", German Games, a titoli in cui il fattore fortuna gioca un ruolo importante nello svolgimento della partita, ma in cui, di norma, l'ambientazione e il coinvolgimento sono ai massimi livelli. Il titolo più conosciuto, American style, è probabilmente Risiko, che senza dubbio è stato un titolo innovativo, ma sicuramente con molti difetti e le cui meccaniche, ad oggi, sono state superate e notevolmente migliorate.
Arkham Horror
Meccanismi: Cooperativo
Se Risiko può essere considerato il "padre" degli American Games, alla stessa maniera Arkham può considerarsi il capostipite del genere cooperativo. Anche se le sue meccaniche sono state riviste e migliorate da alcuni suoi successori, Arkham è ancora un validissimo titolo che ha dalla sua un'ambientazione e una capacità di coinvolgere il gruppo di gioco che pochi altri titoli possono vantare, anche se molto dipende dalla voglia del gruppo di immergervici.
Quando ancora ignoravo l'esistenza di questa tipologia di meccanica rimasi interdetto dal vedere scritto sulla scatola la dicitura "da 1 a 8 giocatori"; un gioco da tavolo che si può giocare in solitario??? In effetti si, ed anche con soddisfazione, dato che in qualsiasi numero di giocatori si inizi la partita l'avversario sarà sempre e solo il gioco stesso. L'ambientazione prende ispirazione dai romanzi horror del famoso autore americano H.P. Lovecraft; tutto nel gioco, dai materiali(superlativi) alle meccaniche, è pensato per fare immergere i giocatori in questa ambientazione dai toni dark. Ogni giocatore impersona un personaggio, dalla ricercatrice al reietto, dalla suora al giocatore d'azzardo,con una peculiare abilità e delle caratteristiche di forza, salute, sanità mentale, velocità, ecc.. che devono essere ottimizzate per far fronte alla venuta dell'oscurità. Durante lo svolgersi della partita inoltre si verrà in possesso di armi bianche e da fuoco, oggetti magici, e incantesimi allo scopo di chiudere i varchi che si apriranno in vari quartieri della città e che, se non sigillati, permetteranno al Grande Antico (il cattivo) di passare nel nostro mondo. A cercare di impedirci di chiudere i varchi ci saranno mostri di ogni tipo e abilità, oltre ad eventi che potranno mandare in fumo i piani fatti precedentemente.
In questo titolo il fattore fortuna la fa decisamente da padrone; un brutto tiro di dadi per combattere un mostro può seriamente compromettere la partita, e questo può essere un po frustrante; inoltre l'imprevedibilità degli eventi in gioco (dati dalla pesca delle carte) può aiutarci o distruggerci in maniera molto randomica. Queste ultime considerazioni mi farebbero abbandonare un gioco competitivo, ma in un gioco cooperativo dove ci si può aiutare a vicenda scambiano oggetti e potenziando anche gli alleati, perchè in fondo si è tutti nella stessa barca, non ne compromette la giocabilità, ed è sempre bello mettersi d'accordo per cercare di risolvere un imprevisto o per fronteggiare un mostro appena uscito da un portale. La strategia sicuramente è presente, anche se in maniera molto minore rispetto ad altri titoli, e deve essere cambiata accordandosi con gli alleati in base agli eventi che il gioco propone. La grande varietà di oggetti, di personaggi e situazioni inoltre ne fanno un gioco con una discreta longevità.
In ultimo c'è da dire che il regolamento è uno scalino non certo piccolo da superare.
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